venerdì 25 marzo 2011

Ancora col fiato sospeso

Ci sono almeno due o tre post che aspettano in coda ma io in questo momento non mi concentro bene su niente che sia altro da quello che sta accadendo a Fukushima. E' che qui, riguardo alle stato delle cose, arrivano notizie talmente stringate da non poterci ragionare su. C'è questo stillicidio di fumate nere, schieramento e ritirata dei tecnici, impianti elettrici ripristinati ma ancora nessuno a dire "la situazione è sotto controllo".
Intanto una pennacchio debolmente radioattivo dovrebbe essere arrivato anche da noi e... sorpresa: nessuno a prendere d'assalto farmacie e supermercati! Oggettivamente ci hanno rassicurato sulla bassa concentrazione di radiazioni che sta arrivando ma c'è anche una sensazione di non pericolosità di fondo associata a questo disastro nucleare che mi fa arrabbiare. E' vero che abbiamo tanti problemi qui, è vero anche che non ci troviamo difronte ad un'altra Chernobyl ma non si può pensare che la cosa non riguardi anche noi. Tanto più che ci aspetta un referendum che proprio del nostro futuro nucleare dovrà decidere ma qui invece di riempire questo momento di contenuti si sorvola, si danno giornalieri bollettini e nessuno sembra interessato per esempio a spiegare perché, nonostante sforzi eroici, la situazione non sia ancora sotto controllo, ci basta sentirci dire che il pericolo non ci riguarda perché "lontano" per sentirci più tranquilli, si sottolinea come sistemi di sicurezza migliori rispetto a quelli utilizzati nell'86 abbiano evitato una catastrofe atomica mondiale ma io mi chiedo cosa sta accadendo a quella parte di oceano dove i livelli di radioattività sono 140 volte superiori alla norma e cosa accadrà ai territori inclusi nella fascia attualmente evacuata.
Magari queste cose le noto io perché sono un po paranoica o perché il mio lettore giapponese sta ancora lì (a proposito "lettore giapponese" a questo punto mi sentirei molto meglio se tu mi facessi sapere come stai e come vanno le cose dove sei) o perché, quando sento che viene consigliato agli abitanti di Tokio di stare chiusi in casa in caso di venti provenienti dalle centrali, penso a come deve essere difficile per i bambini e angoscioso per i genitori; sarà sicuramente per tutto questo che qualcosa non mi quadra nel modo in cui ci stanno informando su questa storia tuttavia non posso fare a meno di pensare a questa cosa :

ll prezzo dell'uranio nei due decenni successivi continuò a declinare, per una serie di fattori concomitanti. I principali fattori furono il disastro di Chernobyl e la crisi e la dissoluzione dell'Unione Sovietica. L'esplosione dell'impianto di Chernobyl ebbe un forte impatto psicologico in tutto il mondo, provocando una riduzione o un blocco totale nei progetti di costruzione di nuovi impianti nucleari. Negli ultimi anni di esistenza dell'Unione Sovietica, per far fronte alla crescente crisi economica, questo paese mise in vendita grosse quantità di ossido di uranio, in un mercato già saturo per gli scarsi investimenti provocati dall'incidenti di Chernobyl, contribuendo a deprimere ulteriormente i prezzi.
Nella seconda metà degli anni novanta, i trattati per la non proliferazione nucleare tra la Russia e gli Stati Uniti portarono all'accordo Megaton contro Megawatt (1995), che vide lo smantellamento di moltissime testate nucleari sovietiche e la vendita come combustibile dell'ossido di uranio da esse ricavabile. Il conseguente e ulteriore aumento dell'offerta ha prodotto un fortissimo ribasso nei prezzi fino alla fine del secolo.
Nonostante il fatto che in molti paesi Europei - FranciaGermaniaSpagnaSveziaSvizzeraRegno Unito - all'iniziale riduzione dei piani di sviluppo del nucleare civile sia in seguito corrisposta una nuova fase di costruzione e ammodernamento delle centrali nucleari, per lungo tempo l'offerta di combustibile nucleare ha fortemente ecceduto la domanda.
Dal 1981 i prezzi per l'ossido di uranio U3O8 registrati dal Dipartimento per l'Energia degli Stati Uniti sono stati in continuo calo fino all'anno 2000: da 32,90 $/lb di U3O8 del 1981 a 12,55 $/lb nel 1990 a meno di 10 $/lb nel 2000. Il minimo valore del prezzo dell'uranio si è raggiunto nel 2001 a meno di 7 $/lb[1].
Negli ultimi anni (2001-2006) la richiesta mondiale di uranio è fortemente aumentata. Le cause vanno ricercate nella massiccia costruzione di nuovi reattori nucleari (28 cantieri inaugurati tra il 2000 e il 2005, su un totale di 442 reattori esistenti nel 2006; l'AIEA prevede altri 168 nuovi cantieri reattori entro il 2020) e anche nell'accresciuta domanda energetica dei paesi che utilizzano energia nucleare (soprattutto da parte diCinaIndiaCorea del SudRussiaGiappone e Stati Uniti), che negli ultimi anni è arrivata ad eccedere l'offerta. Per soddisfare la crescente domanda molti paesi consumatori e produttori hanno iniziato ad intaccare le cosiddette fonti secondarie di uranio, ossia le scorte accumulate in deposito nei decenni precedenti. ( http://it.wikipedia.org/wiki/Uranio ).


venerdì 18 marzo 2011

L'umiltà che ci manca

Non ce la faccio più: sto aspettando da sette giorni l'annuncio di una catastrofe che so di certo accadrà, non tanto perché sono pessimista ma sostanzialmente perchè la fisica nucleare è una scienza nobilissima finché rimane confinata nei laboratori o nei reparti ospedalieri, finché si lavora in ambienti controllati e sopratutto con minime quantità, perché normalmente succede questa cosa 

vetro colorato con uranio
"L'uranio è un elemento che si rinviene nella crosta terrestre, in basse concentrazioni, praticamente in tutte le rocce, in tutti i terreni e nelle acque. È considerato più abbondante dell'antimonio, del berillio, del cadmio, dell'oro, del mercurio, dell'argento, del tungsteno; ha circa la stessa abbondanza dell'arsenico e del molibdeno." e  questa 
"Va necessariamente precisato, tuttavia, che il rischio indotto dalla radioattività dipende essenzialmente dalla concentrazione dell'isotopo di uranio nell'ambiente (misurata ad esempio in kBq/cm3), piuttosto che dalla sua attività intrinseca." ( http://it.wikipedia.org/wiki/Uranio ) ; 

non ci vuole molto a capire che ammassare quantità rilevanti di tale materiale e "dargli fuoco" innescando una reazione che ha molto a che fare con questo genere di cose 
"Si ipotizza che la principale fonte del calore che mantiene liquido il nucleo della Terra e il soprastante mantello provenga dal decadimento dell'uranio e dalle sue reazioni nucleari con il torio nel nucleo della terra, generando così la tettonica a zolle." (  http://it.wikipedia.org/wiki/Uranio ) 
non possa portare a nulla di buono se poi c'è una probabilità, seppure remota ed eccezionale, di perderne il controllo. Questa probabilità c'è e si sta concretizzando proprio in questo momento ed è oramai impossibile tornare indietro.  
E se vi sembro troppo pessimista, se vi pare che abbia estrapolato delle affermazioni da un discorso più ampio stravolgendone il senso, vi prego: ditemelo, ne sarò veramente sollevata.

mercoledì 16 marzo 2011

A chi mi visita dal Giappone

Nell'ultima settimana ho avuto alcune visite dal Giappone: che strano pensare che con tutto quello che sta succedendo qualcuno perda tempo a leggermi magari però si tratta di persone che non si trovano nelle zone maggiormente colpite e che magari stanno cercando di pensare ad altro, di distogliere la loro mente da tutta questa devastazione. Vorrei dirvi che mi dispiace tanto e che sto seguendo l'evoluzione della situazione, soprattutto quella dei reattori nucleari che sento, nonostante la distanza, come un problema mio, come se quelle centrali fossero a poche decine di chilometri di distanza da qui. Spero allora che questi pensieri vi arrivino e vi aiutino a sopportare quello che sta accadendo. Speriamo di uscirne fuori indenni. A presto.

lunedì 14 marzo 2011

Coraggio


Accidenti: il gigantino si è fatto Male e anche mamma e papà: un punto di sutura sul labbro inferiore destro, all'uno, una dolorosissima stretta al cuore, agli altri.
Un attimo prima era sulla sedia a fare contorsionismo, il secondo dopo a piangere spaventato, nella breve frazione di tempo centrale ha allentato la presa ed è andato a sbattere sullo spigolo del tavolo, presumo almeno, perché io benché fossi vicina a lui ho visto ma non ricordo esattamente. Dopo aver fermato il sangue, somministrato una tachipirina per il dolore e del ghiaccio e finalmente dopo che ci siamo tutti calmati, papà camp ed io abbiamo capito che il taglio era molto profondo e sembrava arrivare fino all'interno della bocca allora abbiamo deciso di andare in ospedale. In macchina il gigantino si è subito addormentato ed è rimasto così finchè il medico e l'infermiera non l'hanno svegliato per controllare la ferita. Fortunatamente la ferita all'interno dalla bocca non era collegata a quella esterna ma hanno ritenuto opportuno mettere un punto di sutura all'esterno affinché i lembi si saldassero bene.
Ora, non è che la sanità italiana faccia schifo però a volte si ha l'impressione che sia un po barbara: voglio dire con un bambino di due anni si potrà pure usare un po di anestetico locale...invece no e se mi mancano le immagini dell'incidente, quelle della satura ce le ho scolpite in testa come pure l'espressione incredula del gigantino mentre piangeva come a dire "ma perché?" Ma Matteo è un bimbo che non ama riflettere a lungo sul dolore e in macchina si è subito riaddormentato. Domenica è stata una giornataccia e anche se il gigantino ha mangiato ed è stato abbastanza bene ripensavo continuamente a quell'immagine e a quanto sia stata lontana dall'intuire una situazione pericolosa. Ho pensato che c'è davvero da diventare iperprotettivi, ho messo in discussione la mia permissività sul campo motorio e persino la decisione di averlo portato al pronto soccorso. Insomma, un temporaneo choc postraumatico dove il trauma è stato non tanto l'incidente quanto l'intervento successivo. Difatti quando oggi ho domandato al gigantino chi gli avesse fatto la bua ( lui dice di avere un "pipistello" sul labbro) non mi ha risposto "la sedia " o "il tatolo" ma " la dottoessa", in realtà infermiera perchè il medico ha solo supervisonato e meno male, che sembrava il cugino bello di zio Fester.
Diciamo che è andata, anche se rimane d' aspettare che il punto cada e da scongiurare che non riaccada una cosa simile. Tanto Matteo non sembra capire quando il suo modo di muoversi diventa pericoloso, lui continua a correre e ad arrampicarsi e a saltare, io ho sempre avuto fiducia nella sua capacità di cadere e rialzarsi. Adesso però, ho qualche ripensamento. 


venerdì 4 marzo 2011

Ma siamo pazzi?!


Ma secondo voi l'Italia è nella condizione di buttare via milioni di euro (nella migliore delle ipotesi cinquanta ma c'è chi parla di trecento o quattrocento) senza che Le venga fornita almeno una motivazione plausibile?

Io odio gli sprechi e, da mamma, cerco di fare del mio meglio per crescere il gigantino in maniera sensata e responsabile, io faccio i conti con ansia via via crescente, io dico sempre che se anche diventassi milionaria avrei grandi difficoltà a sperperare i miei soldi, io sto male al pensiero di quante cose si potrebbero fare con questi soldi, io adesso scrivo al ministro Maroni e glielo dico, vedi mai...
Carissimi lettori fissi, carissimi navigatori di passaggio se anche voi pensate che non siamo in condizione di permetterci certi lussi, fate come me: andate qui ed esprimete il vostro dissenso, non per motivi politici ma per semplice buon senso e con lo stesso spirito scrivete anche voi un post, che a me mi leggono in pochissimi. Vedi mai...
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...