venerdì 31 ottobre 2014

II° comandamento

Quella del contadino è una vitaccia; non importa l'impegno che metta nel suo lavoro perché in ogni momento il risultato della sua fatica è alla mercé di una forza troppo grande per essere tenuta sotto controllo: la natura.
Sarà per questo che Abele era il fratello buono e benevolo: lui di mestiere faceva il pastore!
Quest'anno la calamità naturale del momento si chiama bactrocera oleae che, complice l'estate umida e piovosa, ha recato danni anche in zone dove solitamente non ne faceva. 
Non è bello arrivare al momento della raccolta e ritrovarsi con olive bucherellate e striminzite, andare a cogliere (con tutta la fatica del caso) sperando non sia stato tutto sudore sprecato, guardare con sospetto questo liquido verde pensando a tutte le voci allarmistiche sulla sua qualità (addirittura c'è chi ha detto che l'olio di quest'anno sarebbe cancerogeno!).
Non è bello soprattutto dover rinunciare alla raccolta perché il parassita in questione ha reso l'olio immangiabile ma per fortuna non è questo il nostro caso. Avremo poco olio, sicuramente di qualità inferiore ma comunque edibile.
"'n'grazia a Dio" cioè "ringraziando Dio", come ha prontamente esclamato mia madre al ritorno dal frantoio, l'olio anche quest'anno l'abbiamo "rifatto", poco importa se a malapena basterà per tutta la famiglia: staremo attenti a non sprecarlo.
Se io dovessi scegliere una frase per descrivere mia madre, sceglierei "'n'grazia a Dio" non tanto per la frequenza quanto per la scelta dei momenti in cui lei la usa.
Tutto va male, stai perdendo finanche la voglia di reagire ma datele un valido motivo per pensare positivo ed ecco che mia madre affermerà "'n'grazia a Dio...".
Cara mamma, sempre qui tutti concentrati su papà, sui suoi problemi e i suoi drammi esistenziali, dando la tua presenza per scontata, operosa rammendatrice di trame consumate e di strappi apparentemente insanabili,
cara mamma, volevo dirti che hai fatto un gran bel lavoro e che quel poco di equilibrio mentale che mi ritrovo, di certo, lo debbo a te.
Cara mamma, 'n'grazia a Dio sei stata e continui ad essere una buona madre.
Grazie (a te, questa volta).







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