venerdì 20 maggio 2011

Assaggi di saggi:"Imparare la matematica prima dei tre anni" - La rivoluzione gentile - Glenn Doman, Janet Doman



"Ci sono due motivi di vitale importanza per cui i bambini dovrebbero fare matematica. Il primo motivo è quello più ovvio e meno importante: fare matematica è una delle funzioni più sofisticate del cervello umano; di tutte le creature sulla terra, soltanto gli esseri umani riescono a fare matematica. [...] Il secondo motivo è anche più importante. I bambini dovrebbero imparare la matematica all'età più precoce possibile perchè influisce sulla crescita fisica del cervello stesso e il prodotto di questa crescita fisica è quello che noi chiamiamo intelligenza.

Quegli educatori e psicologi che dicono che non dobbiamo insegnare ai bambini per non rubare la loro preziosa fanciullezza costringendoli ad apprendere, non ci dicono niente sull'atteggiamento dei bambini nei confronti dell'apprendimento, ma certamente ci dicono molto su ciò che loro stessi pensano dell'apprendimento.
I genitori non debbono mai dimenticare che imparare è il gioco più eccitante della vita, non è un lavoro.
Imparare è un premio; non è una punizione.
Imparare è un piacere; non è un lavoro ingrato.
Imparare è un privilegio; non è una privazione.
I genitori dovrebbero tenerlo  sempre bene a mente e non dovrebbero fare nulla che possa distruggere questa naturale predisposizione del bambino.
C'è una legge per non fallire che non dovete mai dimenticare: se voi non vi divertite e il vostro bambino non si diverte, smettete. State facendo qualcosa di sbagliato.

Ora che il segreto è svelato, non si tratta più di scoprire se i bambini possono imparare la matematica, ma fino a che punto ci si può spingere a insegnarla. La prossima domanda, secondo noi, sarà: "Quando centinaia di migliaia di bambini in età prescolare riusciranno a imparare la matematica e quindi aumenteranno la conoscenza del mondo al di là di ogni aspettativa, che cosa faranno di questo vecchio mondo?"
Se è vero che la conoscenza porta al bene, sicuramente questo mondo diventerà un posto migliore quando i bambini avranno maggiori capacità e, di conseguenza, più fiducia in esse, tanto da riuscire a sfruttarle al  massimo per risolvere i problemi che ci circondano.
Questo, dopotutto, è quello in cui consiste la rivoluzione gentile."

I libri più difficili da leggere sono quelli che ci fanno mettere in dubbio le nostre convinzioni. Io, che pensavo che insegnare la matematica fin dai primi mesi di vita fosse difficile, inutile e dannoso, a libro letto (con la mente aperta e senza pregiudizi), debbo riconoscere che forse* mi sbagliavo.
Glenn Doman rivela il metodo per insegnare la matematica a bambini molto piccoli, fa riflettere sul perché sia opportuno farlo e adduce svariate ragione del perché questo sia per loro salutare. Quando poi profetizza di un neorinascimento dell’umanità fondato sull’intelligenza dei nostri bambini, resistere diventa davvero difficile.
E a me, che avrei voluto un mondo migliore di quello in cui viviamo per mio figlio, tocca molto l’idea di potergli dare almeno gli strumenti per cambiarlo un po’. Sono affascinata dal concetto  che bambini più intelligenti, anzi “diversamente” intelligenti (perché se questa potenzialità si stimola precocemente essa raggiungerà livelli di complessità sconosciuti alla maggior parte di noi adulti), possano naturalmente diventare adulti  migliori di quanto non lo siamo noi.
E’ come per gli extraterrestri, a volte con papà camp ne parliamo: entrambi crediamo nella loro esistenza ma lui ritiene che siano già tra noi: arrivati con l'intenzione di invaderci, viste le condizioni del pianeta, si limiterebbero ad usarci come base per ulteriori esplorazioni; io invece penso che una civiltà in grado di trovarci e arrivare da noi non possa che farlo con intenzioni buone, magari per aiutarci. Ho questa idea che il progresso scientifico si porti  dietro quello etico e morale.
*Però qui parliamo del cervello dei bambini che è si una macchina per apprendere, ma che, di norma, lo fa in contesti naturali. Il metodo Doman invece prevede che l’apprendimento avvenga in un contesto artificiale e con “materiali” artificiali. Se e come tutto questo possa incidere negativamente sulla salute del bambino e sullo sviluppo di altre abilità, non è dato sapere. Purtroppo (e, spero, solo per mia imperizia) non ho trovato alcuna traccia di studi al riguardo. Eppure sono decenni che questi metodi vengono utilizzati in tutto il mondo! 
Peccato.
Da mamma timorata della complessità del cervello umano e consapevole di quanto poco ancora ne sappiamo, ho deciso che il gigantino ed io ci limiteremo a (ri)avvicinarci alla matematica quando il nostro cervello sarà già irrimediabilmente vecchio...ancora non ce la sentiamo di diventare extraterrestri!



7 commenti:

  1. Non l'ho letto, quindi nel merito non so che dire. Se non che tendenzialmente lascerei che i bambini scegliessero da soli i loro giochi per un tempo più lungo possibile. Offrire stimoli è una cosa, insegnare con strumenti un'altra.
    I miei figli, che ho abbandonato a se stessi da subito, hanno spontaneamente imparato le operazioni verso i quattro anni. A quell'età li sorprendevo ad aggiungere e togliere divertendosi.
    Però sul fatto che la matematica porta al bene non ho dubbi. Se non altro porta al bene di chi la pratica ;-)

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  2. Ciao LGO speravo tu leggessi questo post; il libro, se ti capita, leggilo, è comunque interessante e potrebbe tornare utile con i nipotini. Perchè è sempre un buon esercizio mentale sfatare i pregiudizi e gli stereotipi che noi adulti spesso abbiamo sui bambini.
    "I miei figli, che ho abbandonato a se stessi da subito" è bellissima! Ma non ci credo affatto.
    Anche il gigantino "conta" in quel modo buffo dei bimbi: "quatto, sette, nove" e ha esteso il concetto di numero anche alle lettere, per lui son tutti numeri.
    Sono felice per te, che la matematica ti porta al bene...ognuno ha i sui metodi. A presto ciao

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  3. Se mi capitasse lo leggerei volentieri :-)
    No, davvero: io avrei voluto fare coi figli molto di più, immaginavo prima che nascessero che avrei potuto insegnare loro questo e quello, ma poi sono stata travolta dalla vita vera. Però, sono contenta che per ora non associno la matematica a qualcosa di noioso...

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  4. Però sembrano dei ragazzi molto brillanti: si vede che è genetica!

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  5. ciao camp!
    io ultimamente ho letto che entro i 2 anni è possibile aiutare lo sviluppo delle cellule intellettive (se esistono e sono certa che sto usando i termini sbagliati) stimolando l'apprendimento. sarebbe poi un bagaglio per sempre...
    in sostanza è qualcosa legata al maggior numero di connessioni nervose che aiutano l'apprendimento e lo sviluppo dell'intelligenza.

    se non stimolate... sono per sempre un bagaglio perso... mah...
    ho i miei dubbi ma il concetto era qualcosa del genere.

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  6. si Plotina è così anche secondo l'autore di questo libro: la matematica insegnata precocemente sviluppa delle capacità che in seguito non si potranno più acquisire per esempio quella di visualizzare un numero per quello che rappresenta cioè una quantità. In pratica un bambino che ha imparato la matematica può dare un'occhiata veloce ad una quantità tot di cose e dire quante esse siano correttamente. Pare che un adulto ci riesca bene fino al numero dodici ma già commette errori se per esempio vede quattordici oggetti. Questi bambini sono invece in grado di distinguere, per dire, un insieme di cinquantasei oggetti da uno di cinquantasette, per via della loro incredibile memoria fotografica; Ma questa abilità si perde se i circuiti neuronali da cui dipende non vengono stimolati mentre sono attivi (appunto, a decrescere, dalla nascita ai tre anni). Ecco perché ancora adesso mi viene qualche dubbio: adesso o mai più.

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  7. Vorrei segnalare la GUIDA Io e la Metematica, un supporto semplice e pratico con ben 59 schede ricche di attività per insegnare con facilità i numeri e le operazioni ai bambini.

    Grazie a questa guida ho scoperto come qualsiasi attività quotidiana (come fare la spesa o il gioco dell'oca) può diventare un modo nuovo di apprendere che sviluppera davvero nel bambino la motivazione verso la matematica. Quindi queste schede aiutano davvero anche noi genitori di oggi, che abbiamo sempre meno tempo da dedicare ai figli.

    Sul sito www.sviluppocognitivo.it si possono scaricare le prime schede GRATIS per capire com'è fatta la Guida. Provare per credere!

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Ma dai, sei arrivato fin qui!!!?
Allora su: fai un altro sforzo...

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