venerdì 12 ottobre 2012

Leonardo

Quando Matteo aveva poco più di due anni, sua zia gli regalò una canna da pesca giocattolo; mentre ci giocava col papà è accaduto un piccolo miracolo: papà camp se ne usci con questa frase: "Maatteo impugna la canna da pesca come faceva papà". Per farvi inquadrare la situazione dirò che mio suocero è morto più di un anno prima della nascita di Matteo.
Quando è nato mio nipote, io che non sono brava a riconoscere i tratti dei genitori nei neonati, vidi sul suo volto un'espressione caratteristica del padre.
I nostri figli, che ci piaccia o no, non sono nostre emanazioni esclusive, si portano dentro piccoli pezzi di tante altre persone. Amarli significa, quantomeno, voler bene a questi "altri".
Per dire che i principali responsabili del dramma del piccolo Leonardo sono i suoi genitori. Che poi la cosa si sarebbe dovuta fare in modo diverso, non c'è dubbio. "Zia come faccio?" ha urlato Leonardo mentre degli estranei lo trascinavano a forza via dalla scuola come si farebbe con delinquente. Che li assume a fare lo stato italiano  gli psicologi, per fare che?
Ma dicevo che la colpa maggiore è dei genitori. Della madre che dopo due tentativi di prelievo forzato, ha permesso che si arrivasse al terzo e del padre cui vorrei tanto dire che non basta pranzare e cenare con un bambino che ha vissuto un tale dramma e poi metterlo a letto per sentirsi a posto con la coscienza.
Non ci sono argomenti che possano giustificare i "danni collaterali" della personale guerra che si stanno facendo.
Spero tanto che Leonardo possa recuperare un po' di tranquillità lontano da entrambi, spero che possa avere vicino adulti responsabili che lo aiutino a capire quello che è successo e il suo ruolo in questa storia.
Mi auguro che tutti quelli che hanno sbagliato in questa brutta storia abbiano la decenza, un giorno, di guardarlo negli occhi e di chiedergli scusa. 

4 commenti:

  1. Eh già...
    questa modalità del prelievo coatto a scuola è molto diffusa purtroppo...
    ogni volta che un giudice decide l'allontanamento immediato il bimbo viene preso in questo modo.

    Ho vissuto da vicino un caso di un bimbo adottivo allontanato in questo modo dai genitori adottivi! era un caso molto difficili, i genitori adottivi non erano in grado di gestirlo e il giudice ha deciso di avere sbagliato e uuindi che il bimbo doveva tornare subito in istituto...
    ha attuato questa modalità e il bimbo è stato allontanato di forza da scuola!

    nel caso che so io era assolutamente assurdo! i genitori adottivi non si sarebbero opposti, non erano in grado di gestire un bimbo così difficile ma erano persone accettate come genitori adottivi, a cui era stato pensato di dare un bimbo tanto difficile quindi anche una coppia persino vagliata e valutata da psicologi, sociologi, ecc ecc. Avrebbero certamente accettato di portare il bimbo in istituto volontariamente se solo gli fosse stato chiesto.
    sono modalità completamente sbagliate, disastri gravissimi sulla pelle dei bambini.

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    1. Cara Plotina quello che dici mi sorprende: pensavo si trattasse di un caso isolato; certo però, nel caso dei tuoi conoscenti, i genitori si saranno comportati in maniera da rassicurare il bambino.
      Ho sempre pensato a quanto sia paradossale che i genitori adottivi vengano sottoposti ad ogni tipo di "controllo" mentre quelli naturali fossero anche totalmente inadeguati, nessuno se ne occupa, a meno di fatti penalmente rilevanti.
      Un bacio Plotina, a presto!

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  2. Tante parole superflue, sia nelle accuse che nelle giustificazioni.
    Troppa violenza gratuita, anche dopo il fatto e - immagino - pure prima.
    Nessun rispetto, nessuna pietà, nessuna mano sulla coscienza.
    Ripeterò soltanto questo: "I bambini non si portano via. I bambini vanno ascoltati".

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    1. Condivido pienamente Cristiano tanto più che stiamo parlando di gente socialmente inserita e di alto livello culturale. La Miller però non debbono averla neanche sentita nominare.
      Ciao, a presto.

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Ma dai, sei arrivato fin qui!!!?
Allora su: fai un altro sforzo...

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