mercoledì 21 agosto 2013

Anatomia comparata


Anche a rischio di attirare orde di internauti pervertiti ("Che brutto mondo signora mia...") questa è stata troppo simpatica e me la voglio annotare:
stavo facendo la doccia a Matteo, ad un certo punto lui richiama la mia attenzione, mi guarda serio e mi dice:
"Mamma tu devi mangiare più verdure sennò la tua pisellina non diventa mai grande!"

"Heee?!!!" Faccio io lievemente frastornata.

"Si perché le verdure fanno diventare grandi e la tua pisellina è piccola perché tu mangi poche verdure".
"A parte che io le verdure le mangio" faccio io un po' piccata 
"ma poi tanto la mia pisellina è già grande".
E lui un po' seccato: 
"E allora perchè non è lunga lunga come il pisilleno di papà?".
Dopo un momentino (i bambini vanno presi sul serio) di risata libera ho proceduto alle doverose spiegazioni sul fatto che chissà perché (non è ancora il caso di svelare il mistero) il pisellino e la pisellina sono diversi nelle femmine e nei maschi come le sisotte, del resto.
Matteo è sembrato soddisfatto della spiegazione (fortuna che la fase dei perché da qui non è ancora passata e non mi venite a dire che questo rappresenta un problema semmai lo è per chi ci ha a che fare) e abbiamo cambiato discorso; senonché, mentre gli asciugavo i capelli  mi fa:
"mamma guarda cosa ci faccio al mio pisellino" armeggiando con lo stesso,
"e tu che ci fai con la tua pisellina?"
"..."
"Mah...non so...cioè...
Insomma io mica la posso allungare come fai tu, è diversa".

"Ce l'ho fatta" penso io ma poi lo guardo e gli vedo un'espressione che più o meno doveva essere la mia quando il vecchio saggio mi chiedeva se avevo capito una cosa che mi aveva appena spiegato e io, mentendo, rispondevo "si, si" al che lui me la rispiegava.
"Vabbè" (che sembra una parolina insignificante e invece...) faccio io 
"adesso ti faccio vedere così capisci" 
e mentre mi guardava un po' divertito (cioè: i bambini sono naturalmente ferrati nella logica, volete che a cinque anni uno non inizi a chiedersi perché i suoi simili non scoprano mai solo alcune zone del corpo?) mi sono spogliata esponendomi alla sua curiosità e pensando 
"starò mica facendo una ca***ta?" ma poi mi son detta 
"diamine: è mio figlio, mica il mio ginecologo: un po' di leggerezza". 
E così è saltata fuori una mini lezione di anatomia nella quale Matteo ha sfiorato, toccato e stiracchiato chiedendo e ipotizzando, arrivando a disegnare sulla mia pancia la collocazione degli ureteri mentre farfugliava di "tubicini che vanno su". 

Poteva finire lì e invece:"ma allora non cresce più?"

"No a mamma, è già grande. Per capirlo dovresti vedere quella della tua cuginetta Aurora che è piccola
(?!!!)
ma non esageriamo...però...possiamo fare così...:"
"Papaaà, puoi venire un attimo in bagno...?"

E così poiché oltre ad avere una mamma un po' svitata ha anche un papà che, per quanto sia dia arie di genitore buono ma severo, quella svitata l'ha scelta tra tante (più normali)
Matteo ha infine capito.
Fiuuuuuh!


1 commento:

  1. bei momenti davvero! matteo è molto intelligente indubbiamente e avete gestito con intelligenza e spontaneità un argomento delicato! Comunque, l'altro giorno mia figlia e il mio nipotino di 4 anni hanno trascorso la giornata insieme. Quando uno dei due faceva la pipì l'altro/a lo/la guardava con tale interesse che se non stavamo attente (c'era anche mia sorella) si facevano fare la pipiì addosso da tanto andavano attaccati a vedere il funzionamento degli strani organi! vedere fare la pipì da un altro bambino di sesso diverso deve essere davvero interessante! Per ora mia figlia non è mai parsa troppo stupita in merito tranne che quando faccio la pipì mi applaude e dice BRAVA! come faccio io con lei quando la fa lei che ora è senza pannolino... :)

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Ma dai, sei arrivato fin qui!!!?
Allora su: fai un altro sforzo...

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