venerdì 5 settembre 2014

Al mare (la "bella gente")

Ci sono cose che accadono con frequenza decennale, le vacanze in casa camp sono una di queste e, quest'anno, l'evento si è verificato: siamo stati al mare, una settimana, giusto il tempo di scurirci un po' (al ritorno c'è stata gente che non mi riconosceva), in una casa in affitto (in albergo ci andremo quando saremo in pensione). 
Nonostante io non ami particolarmente il mare (mi viene sempre un po' difficile abituarmi a questo speciale ambiente carnevalesco che è la spiaggia) siamo stati bene, ci siamo divertiti e con un'altra settimana ci saremmo pure riposati ma il budget era esiguo e le ferie al termine. 
Matteo ha un rapporto col mare che ogni volta mi stupisce: sembra ci abbia vissuto dalla nascita, non si spaventa quando è agitato, non lo ferma l'acqua fredda, non è minimamente impensierito dal non saper ancora nuotare: deve aver ripreso da papà camp!
E sentirlo gridare "sono il bambino più felice del mondo!" non ha davvero prezzo!
"Ma" direte voi (che ormai mi conoscete) "dove sta il ma?".
Il "ma" c'è e consiste nel fatto che le vacanze o si fanno in posti sconosciuti o in posti noti abitati da gente cui si vuole bene. Personalmente propendo per la prima ipotesi: vivere, anche pochi giorni, in un posto dove nessuno ci conosce è estremamente rilassante, ci si sente più leggeri, si può giocare a fare gli "altri", si guarda in faccia la gente senza porsi il problema di interessarsene. Questa si che è vacanza!
Invece noi abbiamo scelto di cercare casa in una località di mare frequentata molti mesi l'anno da mia cognata e dal suo compagno vuoi perché ci hanno aiutato a trovare la dimora, vuoi perché per Matteo mare = zia, che gli anni passati l'ha spesso ospitato.
Mia cognata e il suo compagno sono stati deliziosi: hanno trovato del tempo per stare con noi, pur non essendo in ferie, si sono dedicati a Matteo (è una fortuna avere una zia come mia cognata) e ci hanno dato una serie di consigli su usi e costumi del posto.
Tuttavia, probabilmente in un eccesso di ospitalità, hanno commesso una gentilezza di troppo presentandoci alla "bella gente" che un po' per lavoro, un po' per piacere sono soliti frequentare.
Cosa intendo per "bella gente"?
Trattasi della elite occupante i più bei lidi del luogo,
sempre bella (ché la bellezza se non ce l'hai ormai la puoi pure comprare),
sempre allegra (ché i soldi, si sa, non fanno la felicità ma aiutano parecchio nel trovarla),
sempre in affari (nonostante la crisi dilagante o forse proprio grazie ad essa) ché un buon investimento non bisogna mai farselo scappare (non c'è vacanza che tenga),
sempre ben fornita di sorrisi di circostanza e risate (rigorosamente a denti stretti) da distribuire anche a noi, visibilmente di un altro livello sociale.
Potrei continuare ma credo di essermi spiegata tanto più che già solo a considerare le qualità fin qui elencate a me è venuta l'orticaria.
Mamma mia che disagio con i miei costumini vecchi di dieci anni (seppur in buono stato per il minimo utilizzo), le mie mises vero radical chic e la mia totale impossibilità di partecipare a scambi di opinione su mete turistiche nazionali e internazionali alla moda!
Vabbè: avranno pensato (non discostandosi troppo dalla realtà) "questa qui è un po' asociale" ma rimane il fatto che a me 'sta "bella gente" m'ha rovinato le vacanze: io che ancora speravo che quando la crisi fosse arrivata a colpire questa tipologia di persone, le cose sarebbero cambiate iniziando ad andare per il verso giusto, ho potuto verificare che questo non accadrà mai. La "bella gente" non è minimamente lambita dai venti di crisi che sferzano la "pora gente" e anche se lo fosse, non ha la minima preoccupazione essendo in essa radicata la convinzione che, ciò che ha, se l'è guadagnato, faber est suae quisque fortunae" e tanto peggio per i mediocri e (appunto) per gli sfigati.
In questa gente non c'è pietà, non c'è solidarietà solo un minimo di disagio estetico per le masse di vacanzieri che affollano le spiagge amene coi loro pranzi al sacco e gli ombrelloni da balcone.
Hai ragione tu, papà camp, "sei più signore tu di tutti questi imballati di soldi che non sanno più che farsene e che, tuttavia, evadono le tasse per principio" (sono felice che tu me l'abbia detto prima che io te lo dicessi, anche se l'ho sempre pensato) e ti ringrazio per avermi regalato questa vacanza ma l'anno prossimo, se dio vuole, la meta la decido io.






8 commenti:

  1. Che vacanza da paura. Ma dov'è questo posto, così lo evito?

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  2. No il posto è bello: una perla del litorale laziale e anche la gente non è male devi solo stare attento alla "bella gente".
    A proposito: la foto sul tuo ultimo post l'hai scattata tu? In caso affermativo ti prego di rivelarmi non dico il posto ma almeno la zona, è bellissima, magari l'anno prossimo...

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  3. Non l'ho scattata io, ma è uno scorcio della strada costiera Alghero-Bosa: 50 km di scogliere senza abitazioni

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  4. Ecco appunto, mi sa che per l'anno prossimo non se ne fa niente. Comunque grazie.

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  5. Anche io non sopporto la bbellaggente ma, più ancora, i convenevoli e credimi che quest'anno in vacanza davvero ne ho fatto incetta...
    E' andata così ma ai bimbi ha fatto certamente bene i'aria di mare e questo non è di poco conto. Inoltre, sbagliando s'impara e il prossimo anno ci organizzeremo meglio.
    Spero che replicherai perché le vacanze sono una bella cosa... proprio tu che campeggi sempre potresti stare magnificamente in un campeggio vero a budget ridottissimo, credo che lì si riesca ad isolarsi meglio che in altri posti perché in molti lì cercano la vita senza vincoli e in serenità. Io ci sto pensando per il prossimo anno...

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    1. E no, Plotina: ci sto sempre in campeggio mi ci vuoi far stare pure in vacanza!
      Spero anche io di ripetere, vedremo.

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  6. Ho presente il genere, e capisco il disagio. Così come condivido la bellezza di andare in un posto ignoto, sconosciuta tra sconosciuti.

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    1. Ehi come mai da queste parti?
      Ma soprattutto com'è che io non capito da tanto dalle tue?
      E' sempre bello trovare persone che condividono i nostri stessi disagi, dovendo proprio patirli...
      Grazie per la visita e per il commento, a presto.

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Ma dai, sei arrivato fin qui!!!?
Allora su: fai un altro sforzo...

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