sabato 31 marzo 2012

Son soddisfazioni!

Ieri siamo stati dalla "nostra" pediatra per la visita di controllo dei tre anni, veramente avremmo dovuto farla a dicembre ma tra il lavoro, le feste e soprattutto un rifiuto da parte mia degli ambienti medici, son passati tre mesi. Comunque, come volevasi dimostrare, Matteo gode di ottima salute è solamente un pochino in sovrappeso ma niente di allarmante. Io sono una mamma che quando porta il figlio dal pediatra dedica poca attenzione alle questioni strettamente mediche preferendo sfruttare il poco tempo a disposizione per porre domande sullo sviluppo cognitivo e psicologico. La "nostra" pediatra per fortuna è sempre disponibile a chiarire i miei dubbi difatti si è soffermata a lungo ad osservare il disegno che Matteo le aveva portato facendomi notare come la scelta dei colori usati dimostrasse la sua positività e felicità. Allora le ho chiesto il suo contributo chiarificatore sul dubbio del momento
"Dottoressa come mai Matteo quasi tutti i giorni fa un sacco di storie per andare all'asilo ma poi, non solo ci va, ma le sue maestre mi dicono che è un bambino calmo e tranquillo, che non si vede e non si sente? Sarà mica un caso di sdoppiamento della personalità precoce?"
E lei, trattenendo a stento una risata. "Signora mi scusi ma lei era felice, da piccola, di andare tutti i giorni a scuola? Francamente io mi preoccupo di quei bambini che sono entusiasti di andare all'asilo a tal punto che vorrebbero starci sempre perché è probabile che a casa c'è qualcosa che non va. Lei non si preoccuperebbe se suo marito volesse andare a lavorare anche di domenica?"
(Che genio la mia pediatra!)
"Vede il comportamento che suo figlio assume all'asilo dipende dal fatto che è un bambino abituato a seguire delle regole, per questo quando è all'asilo è calmo e tranquillo, molti bambini invece manifestano grande disagio a starci, che può arrivare a manifestarsi in veri e propri malesseri fisici, perché non sono in grado di sopportare i limiti che l'ambiente scolastico comporta."
"Ma allora perché se lì è così bravo e tranquillo, poi a casa diventa un terremoto?"
"Signora ma a nessuno fa piacere seguire le regole e i bambini sanno che a casa, vuoi per quieto vivere, vuoi per stanchezza, spesso i genitori cedono. Vede è vero che con i bambini bisogna saper dire "NO" ma è anche importante saper dire "SI". Suo figlio, per me, è una mosca bianca: si è fatto visitare tranquillamente e adesso, che la visita è finita, sta giocando. Questo significa che sa distinguere tra momenti diversi. Le assicuro che questa è una rarità: sapesse quante volte ho pensato di eliminare i giocattoli vicino al lettino perché va sempre a finire che invece di intrattenere il bambino durante la visita diventano per loro il pretesto per evitarla. La verità è che suo figlio è un bambino molto ben educato."
C'è bisogno che io vi descriva le vette inesplorate che il mio orgoglio di madre a tempo pieno ha raggiunto in quel momento? E non è per la bella figura fatta: ci sono state e ci saranno tante occasioni per sentirmi imbarazzata di fronte ai suoi capricci e ai suoi attacchi di aggressività ma constatare che Matteo è un bambino che non stressa il prossimo suo e che anzi conosce e pratica una forma, magari ancora non raffinata, ma pur sempre apprezzabile di rispetto per gli altri mi ha dato la bellissima sensazione di essere una madre adeguata.
E quando siamo tornati a casa in mezzo al disordine imperante, alla onnipresenza di giocattoli, ai segni della lotta mattutina per vestirlo, alle decine di cose iniziate e non ancora finite ho pensato: "Chi l'avrebbe mai detto che nonostante l'apparente sfacelo sto crescendo un bambino educato, equilibrato e felice? ".



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